mercoledì 11 marzo 2009

Badia - B.B.M. 5-5: La rabbia dopo la tempesta

Piove a dirotto, all'oratorio Badia, nel giorno dell'atteso derby tra i padroni di casa e la B.B.M. Una sfida salvezza infuocata, con i primi caricati a mille dall'ultima vittoria esterna e i secondi in cerca della vittoria che ammazzi definitivamente le velleità dell'avversario di turno. Bertelli non ha voluto mancare e ha chiesto l'anticipo al giovedì, essendo a Cervia con le Leonesse il sabato: la scusa? La solita, ovviamente: un fittizio matrimonio di Tortelli, peraltro l'unico assente...

Nonostante il campo in condizioni pessime e l'ostilità del pubblico di casa, nonostante la presenza dell'arbitro peggiore del CSI (ma è una dura lotta) a dirigere l'incontro, la B.B.M. parte con il piede giusto e passa al 5' quando Milini, dopo aver fallito una comoda occasione qualche istante prima, scaraventa in rete con il destro su assist di Mulè. All'8', c'è pure il raddoppio: punizione vellutata di Sorlini dalla sinistra, palla in rete e 2-0 in saccoccia. Gli uomini di Bertelli comandano l'incontro, la Badia non impensierisce mai l'attento Bertoloni e la gara sembra poter mettersi in discesa. Incredibile, però, quanto accade nel finale di tempo: la B.B.M. fallisce almeno un paio di chances per il tris, mentre i padroni di casa segnano al 18' con il primo tiro in porta dalla distanza (da distanza siderale, palla che tocca il palo e termina in rete...) e al 20' realizzano anche il 2-2 su punizione. Tutto da capo.

La ripresa è un inferno, il campo peggiora e i nostri sono bersaglio del gioco duro degli avversari (Bertoloni, sullo 0-2, viene colpito gratuitamente a gioco fermo, ma diventa poi il placido Cristiano il target della Badia...): è una battaglia. Il nostro portiere trema in un paio di circostanze, ma a 24' Sorlini pesca la doppietta personale con un'altra punizione delle sue. A magia risponde però magia: la loro punta, al 28', trova un gol di splenida fattura ed è ancor 3-3. Entrambe le squadre attaccano per avere la meglio, Bertelli si gioca la carta Archetti per un buon Mulè (Cristiano si sposta in fascia) e il campo gli dà ragione: i suoi spingono sull'acceleratore e paiono in grado di dare la spallata decisiva al match.

Al 34', Sorlini con classe e tenacia confeziona il 4-3; al 36', Milini sigla il 5-3 prima di lasciare il posto a Ferri per rinforzare gli argini. Ma la gara è ancora lungi dall'essere conclusa. La B.B.M. punge in contropiede, senza tuttavia graffiare più di tanto: i padroni di casa ci credono ancora e, al 39', pescano il gol della speranza su una nostra collettiva dormita difensiva. Il morbo della paura attanaglia le gambe dei Bertelli boys, i quali rischiano di capitolare subito per poi subire la mazzata e la beffa atroce al secondo dei tre minuti di recupero quando una palla sporca viene sferrata in rete da un giocatore di casa pronto a girare in rete al limite dell'area. Incredibile 5-5.

Sorlini ha un guizzo d'orgoglio, parte dal dischetto di centrocampo seminando avversari e buttando in rete il pazzesco 6-5. Non vale, però: l'arbitro ignora la regola del vantaggio e fischia solo una punizione dalla destra che non darà l'esito sperato. Non è serata, forse. Finisce 5-5, con un punto che viene festeggiato dai rivali come una vittoria di Champions.

Se guardano la classifica, tuttavia, avranno ben poco da stare allegri. Il problema è che, ora, vale lo stesso anche per noi: la salvezza va sudata eccome, il punto guadagnato è solo teorico perchè le giornate si accorciano ma avremo una gara in meno da giocare rispetto alle altre avversarie. Ci siamo giocati anche l'ultimo bonus: adesso, non è davvero più concesso il minimo regalo. Stavolta, del resto, siamo già stati sin troppo magnanimi...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Assist di Cristiano?!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Carlo una volta che nn faccio il macellaio lasciami qualche soddisfazione! Cmq anke se quello del primo gol è stato dell'avvocato,io ho fatto quello del quinto, molto più bello peraltro...
Arthur

Luca Bertelli ha detto...

Ho corretto...

Anonimo ha detto...

ero già pronto a darti al prossimo semaforo