lunedì 5 maggio 2008

La storia

Stagione 2001 - 2002
Iniziò tutto nel 2001. Correva l’ultimo anno di liceo nella leggendaria V F dello scientifico “Calini”. All’epoca la classe era composta per la maggior parte da cestisti in erba, ma la grande passione rimaneva per lo sport italico principe: il calcio. Appena ce n’era occasione, i compagni si ritrovavano con grande voglia per tirare due calci ad un pallone. Succede anche, vuoi il destino, che il 20 febbraio di quell’anno Luca Bertelli, uno dei membri della classe, si fracassi il ginocchio in una partita di basket e decida, quasi per costrizione, di farla finita con la palla a spicchi. La rieducazione, che di norma dura sei mesi, sarebbe avvenuta solo in autunno, ad esami di maturità e vacanze estive ormai concluse. Quindi, nella migliore delle ipotesi, un rientro ad aprile 2002: per l’anno a venire bisognava pur trovare un modo per ingannare il tempo…
Ecco l’idea: costruire una squadra di calcio a 6 da iscrivere al campionato CSI insieme ai suoi compagni di classe. Un modo più che buono, inoltre, per tenersi in contatto e rimanere uniti anche con l’inizio dell’Università che, è risaputo, spesso finisce senza volerlo per compromettere pure amicizie di lunga data. Nonostante tante traversie, grazie ad uno sponsor munifico, nel giro di qualche settimana riusciamo a completare l’iscrizione che avviene, ironia della sorte, l’11 Settembre 2001, con il nome di Arrembaggio FC: fantasioso ma più che altro eravamo di fretta e Baggio volevamo farcelo stare in qualche modo, questa è la verità. Sì, proprio il giorno delle Due Torri: un triste presagio? In effetti, alla prova dei fatti, ci accorgiamo fin da subito che il campo e la “carta” sono tutta un’altra cosa. Un gruppo di ragazzini, sorretto da un portiere maturo (tale Roberto Danesi, 36 anni di esperienza e bravura… anche la testa di un bambino, però, spesso e volentieri) ma fino a un certo punto. L’allenatore è il padre di Thomas Rivetti ma resisterà alle nostre intemperie solo qualche mese: Bertelli, che era stato nominato presidente, assume in toto anche la guida tecnica della squadra, che per mancanza di fondi si allena però con il contagocce…Tuttavia, nella stagione 2001/2002 ci togliamo lo sfizio di vincere tre partite e di pareggiarne una, pur con una rosa decisamente non all’altezza: ed evitiamo l’ultimo posto.

Stagione 2002 - 2003
Il gruppo, pur composto da ragazzi che si conoscono da cinque anni, mostra qualche crepa ed è di difficile gestione per Bertelli: la squadra dunque si scioglie. C’è chi in proprio costruisce un nuovo gruppo, chi si ritira, chi torna al suo antico sport.

Stagione 2003 - 2004
Nell’estate del 2003, tuttavia, Bertelli decide di riprovarci, in coppia con l’amico Squadrito che appende le scarpette al chiodo per diventare a sua volta allenatore. Grazie alla disponibilità dell’oratorio Beato Palazzolo, si fonda un nuovo gruppo che unisce due anime: un gruppo portato da Bertelli e alcuni ragazzi dell’oratorio stesso. A nomi che hanno già calcato la scena dell’Arrembaggio (Ferri, Rivetti, Tutzer, Ciampalini, Benedetti, Marini, Savarese) se ne aggiungono altri nuovi, chi portati da uno (Sacco e Recinella sono amici di Squadrito) chi dall’altro (Bertoloni, Genocchio, Donda, Nicolini, Cola: tutti “scuderia Bertelli”). Le premesse sono buone ma i risultati deludono le attese. La squadra inizia con un pareggio ma perde poi tutte le restanti partite del girone d’andata. Il gioco latita, il gruppo non è dei più solidi e anche la convivenza in panchina, pur tra due amici come Bertelli e Squadrito (compagni di banco alle superiori), produce scintille. Nel girone di ritorno si parte meglio e in generale, nonostante i tanti infortuni, tra i “reduci” si crea una buona sintonia che salva il salvabile ma non la classifica, che al termine della stagione 2003/2004 è quanto mai deficitaria. I propositi di continuare il progetto ci sono ma non tutti ne sono convinti: ad inizio estate il destino del gruppo pare segnato.

Stagione 2004-2005
Nei primi giorni di settembre la svolta. Bertelli tira fuori gli artigli e decide di costituire nuovamente il gruppo, pungolato nell’orgoglio dopo aver saputo che qualche suo ex giocatore non si è comportato con lui in modo troppo limpido. I giorni pre-iscrizione sono affannosi: la campagna di azionariato popolare - idea avuta dallo stesso Bertelli, tuttora se ne vergogna molto - è quasi commovente e raccoglie fondi insperati, ma è soprattutto l’impegno sottoscritto dal padre di Michele Bertoloni, il nostro portiere, ad assicurarci i fondi per poterci iscrivere. Si cambia tutto, è una nuova vita. Nuovo campo (il comunale della Badia, l’unica opzione a buon mercato per le nostre povere tasche), nuovo nome: quasi obbligati, ma in realtà spinti da sentita riconoscenza, decidiamo di chiamarci B.B.M., proprio come la ditta che ci sponsorizza. Almeno le maglie, quelle storiche blu con la V bianca, riusciamo in qualche modo a salvarle. È Bertelli ad assumere la guida della società in prima persona, come presidente ed allenatore. Il giocattolo, del resto, l’ha costruito e tenuto in vita lui…come il giornale sociale, diventato quasi un'icona, che cambia a sua volta identità: dalle ceneri del "Tutto Beato" nasce l'ormai mitico B.B.Magazine... Ma la strada sul campo è in salita. Ad un gruppo di superstiti (Bertoloni, Nicolini, Sacco, Cola, Ferri, Ciampalini, Recinella, Rivetti: ma questi ultimi tre per vari motivi saranno quasi delle comparse) si aggiungono diversi elementi: chi, come Bezzi, è un cavallo di ritorno dopo l’esperienza dell’Arrembaggio e chi, come Cavagnini, Sorlini e Baronio, viene acquistato da Bertelli per rinforzare la squadra. Si fatica a trovare l’amalgama ma il gruppo tiene: dopo un inizio difficile, collocati in un girone logisticamente scomodo (trasferte di 30-40 km ogni settimana), la squadra inizia a carburare e per un mese non perde. Nel girone di ritorno vi sono alti e bassi ma il finale è in crescendo (avanzeremo anche in Coppa): la stagione 2004/2005 si chiude al nono posto e getta finalmente delle basi per la stagione seguente.

Stagione 2005 - 2006
L’estate trascorre abbastanza serena: il patron Bertoloni garantisce nuovamente il suo appoggio, anche Buizza entra a far parte del team e Bertelli può così pensare solo alla campagna acquisti. Decide di mantenere il gruppo che si è formato l’anno precedente, lo rinforza con Donda (un ritorno) e tre acquisti nuovi di zecca: i fratelli Tortelli e Sergio Isetta, inizialmente ingaggiato come dirigente ma meritatosi poi sul campo l’insegna di “titolare inamovibile”. Esce dal gruppo però Bezzi, mentre un nuovo dirigente si affianca a Ciampalini (diventato nel frattempo vicepresidente) e Bertelli: si chiama Fabio Saleri ed è un nostro tifoso (uno dei pochi, si intende…). La squadra parte con buone promesse e la nuova riforma dei campionati voluta dal CSI la colloca in Promozione, di fatto una Serie B. Gli infortuni, però, mettono a soqquadro la squadra ancora nel pre-campionato: il portiere Bertoloni si rompe la milza e sembra out per tutta la stagione, due pezzi da novanta come Cavagnini e Sorlini partono ai box e torneranno solo dopo un mese. Dei due fratelli Tortelli, “bombe” di mercato, neanche l’ombra per problemi fisici. L’inizio è disastroso: all’ottava giornata siamo ancora a zero punti e la quota salvezza è ben lontana. Qui cambia qualcosa: Cola diventa portiere improvvisato ma ben figura, il resto della squadra inizia a mostrare carattere e a convincersi di poter dire la sua con tutti. Anche Bertoloni, nel finale, ritorna arruolabile: al termine di una rincorsa infinita, grazie ad un girone di ritorno in “media promozione”, nell’ultima giornata la B.B.M., trascinata dai gol di Sorlini (che ha iniziato come difensore per poi trasformarsi punta negli anni) centra la salvezza nella stagione 2005/2006. È il traguardo più importante e sofferto: con una retrocessione, probabilmente la squadra si sarebbe sciolta. Così facendo, si trovano stimoli e determinazione per andare avanti nel progetto....

Stagione 2006/2007

Qualche bastone tra le ruote ce lo mette il Comune, che decide di rendere sintetico il campo della Badia: un vantaggio, certo, ma un bel colpo al portafoglio poiché i prezzi aumentano del 100%. Troviamo nuovi sostegni finanziari, il patron per il terzo anno consecutivo non ci abbandona e parte così la “stagione della verità”... Con qualche nuovo acquisto (Archetti, Milini, Mulè, Saitta), il ritorno di Matteo Tortelli a tutti gli effetti, nonostante i forfait di Cola, Donda e Sacco (che si rompe un legamento del ginocchio ma rimane dirigente), la squadra appare competitiva per un campionato più ambizioso del precedente. Il resto è storia recente: la B.B.M. parte in sordina ma poi, trovata la quadratura del cerchio e migliorato l’aspetto caratteriale, con più fiducia nei propri mezzi, inanella una serie di vittorie e di prestazione convincenti, anche sul piano del gioco. La promozione in Eccellenza, la serie A del CSI, non è più un sogno: ci siamo anche noi a lottare con le prime. Sembrano passati secoli da quegli inizi, solo tre sono i reduci del progetto iniziale (Bertelli, Ferri, Ciampalini) ma la passione e la voglia di usare il calcio come strumento sociale, prima che sportivo, rimane intatta. E il 31 marzo 2007 arriva La Data: è il giorno della storica promozione in Eccellenza, suggellata da un eccellente secondo posto nel proprio girone. Incredibile ma vero: la B.B.M. è tra le migliori squadre amatoriali bresciane!

Anche stavolta si va avanti. Ed il resto è storia dei nostri giorni...

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